La struttura di gestione
Il sistema di governance nelle sette aree
Due principali autorità
L’articolazione della struttura di gestione con i relativi compiti è definita nell’allegato B della Delibera di Giunta regionale n. 1524 del 08/07/2024 (PDF - 12,5 MB) “Adempimenti regionali relativi al sito seriale patrimonio dell’umanità denominato "Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell'Appennino Tosco-Emiliano".
Il sistema di governance consiste in due principali autorità amministrative: il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e la Regione Emilia-Romagna.
Il Parco Nazionale in particolare contribuisce al coordinamento della gestione del sito amministrando direttamente il component site (cs.) 1 Alta Valle del Secchia, ed essendo il gestore della Riserva della Biosfera “Appennino Tosco-Emiliano”, viene coinvolto anche nella governance del sito UNESCO EKCNA sia tramite il Protocollo d’Intesa che tramite l’Accordo di collaborazione con la Regione Emilia-Romagna (RER).
La Regione Emilia-Romagna invece assicura il coordinamento della gestione del sito attraverso i due Settori regionali: "Aree protette Foreste e Sviluppo Zone Montane" e "Difesa del Territorio". In base agli effetti generati dal riconoscimento UNESCO e dalle conseguenti attività di protezione, gestione e valorizzazione del sito, valuta le eventuali ricadute sulle altre proprie competenze, quali ad esempio la pianificazione della tutela e risanamento delle risorse idriche, la valutazione di impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica, il sistema informativo geotematico e cartografie tematico ambientali, il Piano Territoriale Regionale e il coordinamento con i piani territoriali a livello subregionale, la pianificazione urbanistica e paesistica.
In generale:
- programma le risorse messe a disposizione dal bilancio regionale per l’attuazione delle attività istituzionali connesse alla gestione del sito
- organizza la struttura operativa dedicata al coordinamento della gestione del bene (WH EKCNA focal point);
- provvede a costituire il Comitato scientifico, in base all’Accordo con il PNATE;
- sottopone all’approvazione della Giunta o approva direttamente: la strategia di Gestione Complessiva; il Piano di Gestione dell’esperienza di Visita; il Piano di Comunicazione coordinata del bene; la programmazione triennale per l’attuazione delle attività di conservazione, gestione e valorizzazione; i report periodici sullo stato di conservazione del bene previsti dal Centro del Patrimonio Mondiale;
ed inoltre:
- cura le relazioni con il Comitato istituzionale ed in particolare con il PNATE;
- cura l’integrazione nelle pianificazioni di settore delle finalità e degli obiettivi fissati dalla Strategia di Gestione Complessiva agendo sulle proprie competenze.
Il Comitato Istituzionale
Oltre al Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e la Regione Emilia-Romagna esiste un Comitato Istituzionale istituito in base al Protocollo d’Intesa (PDF - 132,4 KB) con un atto sottoscritto da tutti gli attori territoriali (Regione ER, Parco Nazionale, 3 Province, 1 Città Metropolitana, 9 Unioni territoriali, 19 Comuni e 3 Enti di Gestione per i Parchi e la Biodiversità in totale 36 enti).
Il Comitato Istituzionale rappresenta l’organo politico di riferimento con un ruolo consultivo e propositivo, le cui funzioni sono:
- esprimere parere sui criteri e sugli indirizzi della Strategia di Gestione Complessiva (SGC);
- formulare proposte sulle attività, programmi ed obiettivi fissati dalla SGC;
- verificare e approvare lo stato di attuazione della SGC;
- esprimere parere sulla programmazione triennale per l’attuazione delle attività di conservazione, gestione e valorizzazione;
- fornire indicazioni e proposte sulle attività di sostegno e sulla formazione di gruppi consultivi di stakeholder / sostenitori esterni (ovvero gruppi tematici di supporto al bene come i club UNESCO, le organizzazioni speleologiche, alpinistiche, naturalistiche, il volontariato sociale o l’associazionismo culturale, ecc.).